Mi piace soffermarmi su quelle che sono le problematiche comuni di approccio all’alimentazione della maggior parte delle persone che vedo in studio.
Lo faccio perché è utile capire quali sono i punti nevralgici che è necessario affrontare.
Quei punti che, se non risolti e affrontanti, rischiano di restare radicati nelle persone e impedire il loro cambiamento.
Uno tra i punti che ho messo a fuoco è sicuramente il significato della parola “DIETA”.
Dieta= tristezza
Dieta= periodo di sacrifici
Dieta= dimentichiamoci piatti i graditi
Dieta= “…mi sfogo in questi giorni, prima di ricevere il piano alimentare, perché poi..”
Dieta= “…mica posso mangiare sempre in questo modo…”
Allora ogni volta mi chiedo in che modo si possano scardinare questi drammatici errori di base.
Ben inteso, la responsabilità non è vostra, ma di un certo tipo di approccio, fatto di “mortificazione” del palato.
Come se fosse una punizione “hai messo su peso? E allora eccoti la penitenza”
Magari non tutti voi che leggete, ma moltissimi, ci scommetterei, avete annuito a quello che avete appena letto.
Ora vi svelo cos’è veramente una “DIETA”.
La parola DIETA viene dal greco e vuol dire “MODO DI VIVERE”.
In particolare era inteso come l’insieme delle abitudini alimentari, stile di vita, attività fisica, mirati tutti a conservare lo stato di salute.
Ora invece la parola DIETA richiama l’idea di un periodo limitato in cui RECUPERARE i danni che scaturiscono delle abitudini alimentari errate, da uno stile di vita non sano e dalla scarsa attività fisica che arriva anche a livelli di sedentarietà assoluti.
A me piace applicare il significato GRECO, ORIGINARIO del TERMINE DIETA.
Cosa esiste di più prezioso della nostra SALUTE?
Spesso è solo un modo di dire, ma fermiamoci a ragionare su questa frase…
“cosa esiste – di più prezioso – della nostra salute”
Qualunque cosa “più preziosa” ci venga in mente di impeto, in realtà, a pensarci bene, viene sempre dopo un requisito essenziale: essere in salute.
“Dieta” prevede attività che aumentino il livello di benessere psico-fisico.
“Dieta” prevede preparare piatti gradevoli, invitanti e che al contempo siano sani.
Ritornare in uno stato di salute psico-fisico è immediato?
Magari no, di sicuro richiede la voglia di cambiamento, ma di certo è un percorso di riadattamento alimentare graduale, in cui, gradino dopo gradino, capirai la differenza immensa tra come ti sentivi “prima” e come inizi a sentirti già soltanto nella prima fase del percorso.
Questa strada di RIEDUCAZIONE ALIMENTARE non può essere fatta di alimenti mortificanti, noiosi e ripetitivi: acquisire il metodo giusto fa comprendere che c’è molta varietà nell’alimentazione sana e che anche in DIETA (=MODO DI VIVERE SANO) si possono includere alimenti visti come una chimera.
Per questo motivo tra le note che riporto nei miei piani c’è sempre.
“Evita, quanto più puoi, verdura lessa, petto di pollo alla piastra e simili… Per questo ti invito a provare le ricette che propongo o sbizzarrirsi nel cercare nuove ricette che rendano sempre diverso il gusto dei cibi”.