Ho frequentato il Liceo Scientifico, dove la mia storica insegnante di Biologia, un esempio per me di dedizione alla Scienza, mi disse che scorgeva in me le basi del “metodo scientifico”.

Io all’epoca ci ho riso un po’ su, ma…. aveva ragione lei perché in effetti, dopo il Liceo, mi sono iscritta alla Facoltà di Scienze biologiche.

Qualunque lavoro svolto è stato sempre da Biologa e per seguire i miei sogni in questo ambito, ho vissuto alcuni anni anche fuori dalla mia città, lavorando per anni tra laboratorio microbiologico e controllo qualità microbiologico in una grande azienda: è stata una esperienza lavorativa importante e che mi resterà impressa per sempre.

Ma la mia intenzione, in quegli anni fuori casa, è sempre stata quella di poter mettere in atto un mio progetto, chiuso nel cassetto e di ritornare a Brindisi.

Ci sono persone che non trovano mai pace fuori dalla propria terra e lontana dalle persone care.

Io sono decisamente una di queste.

Quindi in uno di quelli che io chiamo “punto di svolta” ho tirato fuori tutto il coraggio che era necessario, ho lasciato il mio lavoro e ho deciso di dedicarmi al mio nuovo sogno nel cassetto!

Credo che esistano poche soddisfazioni più grandi di qualcosa che parte come un interesse personale e che riesci a trasformare in lavoro!

Per realizzarlo ho proseguito con gli studi e ho conseguito un Master post-Universitario di 2° livello in Nutrizione Umana a Roma e dopo tanti altri svariati corsi di alta formazione in Nutrizione, ho finalmente deciso che era arrivato il momento giusto per dare inizio alla mia attività come Biologa Nutrizionista… nella mia città!

Essere Nutrizionista per me vuol dire mettersi all’ascolto di ogni persona che entra nel mio studio e guardarla nella sua unicità: comprendere necessità e problematiche, trovare il modo più adatto per consentire ad ognuno il suo graduale, personalissimo, miglioramento.

Che io abbia di fronte un bambino, una ragazza, un adulto, una donna in menopausa, uno sportivo, un vegano, una persona che presenta una patologia specifica da affrontare, il senso del mio lavoro non cambia: aiutare, attraverso la Nutrizione personalizzata, a ritrovare il senso del Benessere, a prevenire l’insorgere di alcune patologie e a migliorare uno stato di Salute compromesso.

Tutto questo deve passare attraverso un continuo processo verso la consapevolezza che viene raggiunta anche portando il paziente a comprendere che l’obiettivo non è mai il “peso ideale” (che non esiste) ma la propria “composizione corporea ottimale”, perché non è il peso in eccesso il problema alla base di molti stati patologici, ma la massa grassa in eccesso e un’idratazione non ottimale.

Viene attribuita ad Ippocrate (padre della medicina) la famosa frase “Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”.

Decisamente all’avanguardia per i suoi tempi, ma oggi è ampiamente dimostrato come il cibo sia in grado di ridurre i fattori di rischio legati alle più svariate patologie e sia in grado di riportare squilibri biochimici, fisiologici, ormonali al loro stato ottimale o quanto meno migliorarli.