Percorso Mamma

Curare la propria alimentazione prima, durante, dopo la gravidanza

Laura Di Tommaso

FASE PRE-CONCEZIONALE

È una scelta saggia quella di rivedere le proprie abitudini alimentari prima di iniziare una gravidanza.

  • Consente di affrontare con maggiore serenità e maggiore energia tutti i 9 mesi.
  • Consente di impostare con più facilità il giusto bilancio nutrizionale nei tre trimestri di gravidanza.
  • Per ridurre i problemi di infertilità: difficoltà di concepimento o difficoltà nel portare avanti una gravidanza. Tra gli aspetti che influiscono sulla fertilità femminile ci sono infatti anche il sovrappeso e obesità che agiscono come antagonisti, influendo negativamente ad esempio sui normali livelli ormonali implicati nei cicli ovulatori.

Sovrappeso e obesità (correlati ad abitudini alimentari non corrette) vanno anche a peggiorare le condizioni di ovaio policistico, endometriosi, iperinsulinemia, ipotiroidismo.

È ormai riconosciuto che specifiche strategie nutrizionali siano in grado di controllare tali condizioni e di conseguenza regolare i cicli ovulatori, ridurre il rischio di difficoltà di impianto e il rischio di abortività.

GRAVIDANZA

La gravidanza è un momento meraviglioso e delicatissimo in cui si costruiscono le fondamenta per lo sviluppo ottimale dall’embrione e poi del feto.

Pensate a quanto sia complesso il processo continuo che, giorno dopo giorno, consente alle cellule di replicarsi, di differenziarsi in tessuti e poi in organi fino a dare forma definitiva al bimbo o bimba che nascerà.

È facile intuire come l’alimentazione occupi un ruolo fondamentale affinché tutto ciò avvenga.

Assodato che la mamma in attesa non debba mangiare per due (antica convinzione del passato), è importante comprendere come la strategia vincente sia aver già iniziato il percorso di corretta alimentazione prima della gravidanza: aver già ripristinato carenze o eccessi, consente di proseguire su quella strada spianata su cui ci sarà bisogno solo di piccole (ma fondamentali, lo sottolineo) modifiche nel corso dei 3 trimestri di gravidanza.

Cos’è fondamentale in gravidanza:

  • non ritrovarsi in carenza di macro nutrienti (proteine, carboidrati e grassi) e di micro nutrienti (vitamine, Sali minerali)
  • puntare il più possibile sulla qualità degli alimenti
  • eliminare tutti quegli alimenti che risultano pericolosi per il rischio di tossinfezioni alimentari
  • ridurre gli zuccheri semplici (e no i carboidrati in genere) e i grassi saturi (non i grassi in genere)
  • controllare l’aumento del peso: è un aspetto importante per ridurre rischi per il bambino e per sé stesse (rischio di gestosi, diabete gestazionale, ipertensione, parto pre-termine ecc)

Inoltre controllare l’aumento di peso in gravidanza vuol dire avere un recupero più rapido nel post-parto e ritrovarsi pronte (non solo come resistenza fisica ma anche come impatto positivo psicologico) per la nuova missione di mamma!

Nell’ultimo trimestre di gravidanza oltre alle indicazioni nutrizionali, specifiche per questa fase, mi preoccupo sempre di fornire alcune informazioni necessarie per il periodo successivo alla nascita, sia nell’eventualità di un allattamento al seno (vedi paragrafo “Allattamento”) sia nell’eventualità in cui la neo mamma non allatti (e per questo può essere anticipato un percorso di “Ricomposizione corporea”).

ALLATTAMENTO

L’allattamento è una fase delicatissima in cui proseguire il processo di sviluppo del bimbo o bimba avviato durante la gravidanza e che deve proseguire anche dopo la nascita garantendo tutti i nutrienti necessari al neonato.

Una mamma in allattamento non deve mai applicare nessuna restrizione a livello alimentare, per non pregiudicare la quantità e la qualità del latte.

Anzi, è necessario potenziare alcuni alimenti e nutrienti (e quindi aumentare il fabbisogno con una dieta che abbia un livello calorico più alto di quello seguito in gravidanza) e nonostante questo, una mamma che allatta può perdere peso.

Ti spiego come.

Contrariamente a quanto si senta spesso in giro, la fase di allattamento è una fase di “dimagrimento facilitato” perché il corpo di una mamma arriva a bruciare fino a 800-900 kcal al giorno dovuto al processo di produzione del latte (dipende dalle fasi e dall’intensità di allattamento).

È quindi molto semplice tornare in forma, sfruttando questo dispendio energetico, puntando chiaramente su un’alimentazione sana, bilanciata, ricca di nutrienti (macro e micro) per garantire la buona qualità nutrizionale del latte per il bebè e allo stesso tempo per evitare carenze per la mamma che possono portare problemi dentali, eccessiva stanchezza, pelle e capelli che ne risentono (per citarne solo alcune che le mamme lamentano più di frequente dopo mesi di allattamento).

POST-PARTO E POST-ALLATTAMENTO

Dopo il parto (se non si allatta) o dopo il periodo di allattamento è molto facile ritrovarsi con qualche chilo in più o con una composizione corporea differente rispetto a quella che si aveva prima di iniziare la gravidanza.

Molte mamme si scoraggiano, perché, ammettiamolo: è dura riprendere un’attività fisica e dedicarsi alla cucina quando c’è un pargolo per casa. Tutte le attenzioni sono sul nuovo componente della famiglia e sembra che tutto il resto passi in secondo piano.

Eppure, basta fare piccoli passi per volta: la sana alimentazione non richiede tanto tempo ai fornelli (ve lo assicuro) e dopo aver intrapreso questo primo passo, si ha maggiore serenità e anche voglia di dedicarsi ad un’attività fisica che consenta di iniziare ad attivare tutto il corpo, i muscoli, l’apparato cardio circolatorio: il benessere che ne deriva sarà un potenziatore di energia!

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