Mi piace spiegare la radice profonda di questo percorso attraverso due … equazioni!
Peso ideale = apparenza (del benessere e salute)
Composizione corporea ottimale = essenza (del benessere e salute)
La domanda che ricevo quasi sempre in studio è: “qual è il mio peso ideale?”
Lo so, per anni si è puntato solo su quello: il valore “ideale” che si vuole vedere sulla bilancia. Del resto è ancora in uso il BMI (indice di massa corporea che si calcola solo con il peso e l’altezza): per alcuni versi è un indice utile e anche comodo, per carità, ma solo se non ci si ferma a quello!
Ecco il paradosso del peso “ideale”:
Perdere “peso” può anche essere necessario e vantaggioso (ad esempio per problemi scheletrici, ortopedici…) ma non se a farne le spese è la propria composizione corporea ottimale, cioè a scapito della massa magra (massa muscolare, idratazione) e con una massa grassa che diminuisce meno di quanto dovrebbe.
Il mito del “peso ideale” non è altro che una corsa all’apparenza, senza curare l’essenza data solo dalla “composizione corporea ideale”
Ecco perché il mio focus è puntare sulla BIOIMPEDENZA, metodica per la valutazione del processo di RICOMPOSIZIONE CORPOREA (a volte, quando applicabile, supportata anche dalla plicometria), qualunque sia il percorso da intraprendere, qualunque sia la problematica da affrontare.
I chili sulla bilancia saranno una conseguenza del miglioramento della composizione corporea.
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